Contatore accessi gratuito
Il Battesimo
Il Battesimo
Informazioni tratte dal Codice di Diritto Canonico
LA CELEBRAZIONE DEL BATTESIMO

Can. 850 - Il battesimo viene amministrato secondo il rito stabilito nei libri liturgici approvati, salvo il caso di urgente necessità, nel quale deve essere osservato soltanto ciò che è richiesto per la validità del sacramento.

Can. 851 - La celebrazione del battesimo deve essere opportunamente preparata; pertanto: 1) l'adulto che intende ricevere il battesimo sia ammesso al catecumenato e, per quanto è possibile, attraverso i vari gradi, sia condotto all'iniziazione sacramentale, secondo il rito dell'iniziazione, adattato dalla Conferenza Episcopale e secondo le norme peculiari da essa emanate; 2) i genitori di un bambino da battezzare, come pure coloro che stanno per assumersi l'incarico di padrino, siano bene istruiti sul significato di questo sacramento e circa gli obblighi ad esso inerenti; il parroco, personalmente o tramite altri, provveda che i genitori, mediante esortazioni pastorali ed anche con la preghiera comune, siano debitamente istruiti, radunando più famiglie e dove sia possibile visitandole.

Can. 852 - §1. Le disposizioni contenute nei canoni per il battesimo degli adulti, si applicano a tutti coloro che, usciti dall'infanzia, hanno raggiunto l'uso di ragione.

§2. Viene assimilato al bambino, anche per quanto concerne il battesimo, colui che non è responsabile dei suoi atti.

Can. 853 - L'acqua da usarsi nel conferimento del battesimo, eccetto in caso di necessità, deve essere benedetta secondo le disposizioni dei libri liturgici.

Can. 854 - Il battesimo venga conferito o per immersione o per infusione, osservando le disposizioni della Conferenza Episcopale.

Can. 855 - I genitori, i padrini e il parroco abbiano cura che non venga imposto un nome estraneo al senso cristiano.

Can. 856 - Anche se il battesimo può essere celebrato in qualsiasi giorno, si raccomanda tuttavia che ordinariamente venga celebrato di domenica o, se possibile, nella veglia pasquale.

Can. 857 - §1. Fuori del caso di necessità, il luogo proprio del battesimo è la chiesa o l'oratorio.

§2. Si abbia come regola che l'adulto sia battezzato nella propria chiesa parrocchiale, il bambino invece nella chiesa parrocchiale propria dei genitori, a meno che una giusta causa non suggerisca diversamente.

Can. 858 - §1. Ogni chiesa parrocchiale abbia il fonte battesimale, salvo il diritto cumulativo già acquisito da altre chiese.

§2. Per comodità dei fedeli, l'Ordinario del luogo, udito il parroco locale, può permettere o disporre che il fonte battesimale si trovi anche in un'altra chiesa o oratorio entro i confini della parrocchia.

Can. 859 - Qualora il battezzando, a causa della distanza dei luoghi o per altre circostanze, non possa accedere o non possa trasferirsi senza grave disagio alla chiesa parrocchiale o ad altra chiesa o oratorio di cui al ⇒ can. 858, §2, il battesimo può e deve essere conferito in un'altra chiesa o in un oratorio più vicini, o anche in altro luogo decoroso.

Can. 860 - §1. Fuori del caso di necessità, il battesimo non si conferisca nelle case private, a meno che l'Ordinario del luogo per grave chiusa non lo abbia permesso.

§2. Negli ospedali, a meno che il Vescovo diocesano non abbia stabilito diversamente, non si celebri il battesimo, se non in caso di necessità o per altra ragione pastorale cogente.

IL MINISTRO DEL BATTESIMO

Can. 861 - §1. Ministro ordinario del battesimo è il Vescovo, il presbitero e il diacono, fermo restando il disposto del ⇒ can. 530, n. 1.

§2. Qualora il ministro ordinario mancasse o fosse impedito, conferisce lecitamente il battesimo il catechista o altra persona incaricata dall'Ordinario del luogo a questo compito e anzi, in caso di necessità, chiunque, mosso da retta intenzione; siano solleciti i pastori d'anime, soprattutto il parroco, affinché i fedeli abbiano ad essere istruiti sul retto modo di battezzare.

Can. 862 - Eccetto il caso di necessità, a nessuno è consentito, senza la dovuta licenza, conferire il battesimo nel territorio altrui, neppure ai propri sudditi.

Can. 863 - Il battesimo degli adulti, per lo meno di coloro che hanno compiuto i quattordici anni, venga deferito al Vescovo diocesano, perché, se lo riterrà opportuno, lo amministri personalmente.

I BATTEZZANDI

Can. 864 - È capace di ricevere il battesimo ogni uomo e solo l'uomo non ancora battezzato.

Can. 865 - §1. Affinché un adulto possa essere battezzato, è necessario che abbia manifestato la volontà di ricevere il battesimo, sia sufficientemente istruito nelle verità della fede e sui doveri cristiani e sia provato nella vita cristiana per mezzo del catecumenato; sia anche esortato a pentirsi dei propri peccati.

§2. L'adulto, che si trova in pericolo di morte, può essere battezzato qualora, avendo una qualche conoscenza delle verità principali della fede, in qualunque modo abbia manifestato l'intenzione di ricevere il battesimo e prometta che osserverà i comandamenti della religione cristiana.

Can. 866 - L'adulto che viene battezzato, se non vi si oppone una grave ragione, subito dopo il battesimo riceva la confermazione e partecipi alla celebrazione eucaristica, ricevendo anche la comunione.

Can. 867 - §1. I genitori sono tenuti all'obbligo di provvedere che i bambini siano battezzati entro le prime settimane; al più presto dopo la nascita, anzi anche prima di essa, si rechino dal parroco per chiedere il sacramento per il figlio e vi si preparino debitamente.

§2. Se il bambino è in pericolo di morte, lo si battezzi senza alcun indugio.

Can. 868 - §1. Per battezzare lecitamente un bambino si esige: 1) che i genitori o almeno uno di essi o chi tiene legittimamente il loro posto, vi consentano; 2) che vi sia la fondata speranza che sarà educato nella religione cattolica; se tale speranza manca del tutto, il battesimo venga differito, secondo le disposizioni del diritto particolare, dandone ragione ai genitori.

§2. Il bambino di genitori cattolici e persino di non cattolici, in pericolo di morte è battezzato lecitamente anche contro la volontà dei genitori.

Can. 869 - §1. Se si dubita che uno sia stato battezzato, o che il battesimo non gli sia stato amministrato validamente e il dubbio persiste anche dopo una seria ricerca, il battesimo gli sia conferito sotto condizione.

§2. I battezzati in una comunità ecclesiale non cattolica non vanno battezzati sotto condizione, a meno che, esaminata la materia e la forma verbale usata nel conferimento del battesimo, considerata inoltre l'intenzione del battezzato adulto e del ministro battezzante, non persista una seria ragione per dubitare della validità del battesimo.

§3. Se nei casi di cui al §§1 e 2 il conferimento o la validità del battesimo rimanessero dubbi, il battesimo non venga conferito se non dopo che al battezzando sia stata esposta la dottrina sul sacramento del battesimo, se adulto, e che al medesimo o ai suoi genitori, se si tratta di un bambino, siano state illustrate le ragioni della dubbia validità del battesimo celebrato.

Can. 870 - Il bambino esposto o trovatello sia battezzato, a meno che, condotta una diligente ricerca, non consti del suo battesimo.

Can. 871 - I feti abortivi, se vivono, nei limiti del possibile, siano battezzati.

I PADRINI

Can. 872 - Al battezzando, per quanto è possibile, venga dato un padrino, il cui compito è assistere il battezzando adulto nell'iniziazione cristiana, e presentare al battesimo con i genitori il battezzando bambino e parimenti cooperare affinché il battezzando conduca una vita cristiana conforme al battesimo e adempia fedelmente gli obblighi ad esso inerenti.

Can. 873 - Si ammettano un solo padrino o una madrina soltanto, oppure un padrino e una madrina.

Can. 874 - §1. Per essere ammesso all'incarico di padrino, è necessario che:

1) sia designato dallo stesso battezzando o dai suoi genitori o da chi ne fa le veci oppure, mancando questi, dal parroco o dal ministro e abbia l'attitudine e l'intenzione di esercitare questo incarico;

2) abbia compiuto i sedici anni, a meno che dal Vescovo diocesano non sia stata stabilita un'altra età, oppure al parroco o al ministro non sembri opportuno, per giusta causa, ammettere l'eccezione;

3) sia cattolico, abbia già ricevuto la confermazione, il santissimo sacramento dell'Eucaristia e conduca una vita conforme alla fede e all'incarico che assume;

4) non sia irretito da alcuna pena canonica legittimamente inflitta o dichiarata;

5) non sia il padre o la madre del battezzando.

§2. Non venga ammesso un battezzato che appartenga ad una comunità ecclesiale non cattolica, se non insieme ad un padrino cattolico e soltanto come testimone del battesimo.
LE RISPOSTE
            ALLE DOMANDE
                             PIU' FREQUENTI
I genitori devono essere battezzati per domandare il battesimo del loro figlio?

Non necessariamente in quanto il battesimo riguarda la persona che lo riceve. I genitori non battezzati possono domandare il battesimo per i loro figli, ma essi si impegnano ad accompagnarlo a scoprire la fede
cristiana e a iscriverlo alla catechesi.
In questi casi la figura del padrino-madrina che affianca quella del genitori assume un’importanza significativa.
I genitori che non sono sposati in chiesa possono far battezzare il loro figlio?

Si. II battesimo è un dono gratuito che Dio fa al bambino. Tocca al parroco verificare, se necessario, la serietà delle motivazioni del genitori.

I genitori, di cui uno non è credente oppure appartiene ad una religione non cristiana, possono far battezzare il loro figlio?
La loro situazione non impedisce di chiedere il battesimo per il loro figlio, a condizione tuttavia che il coniuge non cristiano, accetti che il bambino venga cresciuto nella fede cattolica.
Genitori divorziati risposati possono far battezzare il loro figlio?
Si. La difficoltà che si può incontrare in questo caso riguarda un eventuale disaccordo tra loro sul progetto di avviare il bambino alla fede cristiana. Comunque sempre, la Chiesa afferma il diritto di ogni uomo, di ogni figlio, di ricevere il battesimo.
Genitori conviventi o sposati solo civilmente possono far battezzare il loro figlio?

Anche in questo caso la risposta è affermativa: tuttavia è importante che i genitori prendano consapevolezza della contraddizione tra la domanda del battesimo per il figlio e la loro situazione: questo stato di vita infatti rifiuta di vivere da battezzati l’amore coniugale.

II bambino può essere battezzato con qualsiasi nome?

La chiesa chiede che il nome non sia estraneo alla fede cristiana poiché il bambino attraverso il battesimo acquisisce la sua identità di cristiano, identità espressa dal nome che rimanda alle generazioni di credenti che
ci hanno preceduto nella fede.

Si può scegliere un padrino o una madrina non battezzati?

No, poiché il ruolo del padrino e della madrina non riguarda semplicemente un’amicizia o una parentela affettiva. II loro ruolo principale è di rappresentare la comunità cristiana e di testimoniare la fede della Chiesa davanti al bambino e ai suoi genitori.

Chiunque può essere padrino o madrina del bambino?

Non esattamente: la chiesa domanda che abbiano almeno 16 anni, che siano battezzati, cresimati e abbiano ricevuto l’Eucaristia. E dovendo svolgere il compito di educare alla fede, non possono vivere in maniera contraria e difforme dalla vita cristiana (ad es. essere divorziati, risposati, conviventi).

Si può scegliere un fratello o una sorella del bambino come padrino e madrina?

E possibile, ma è meglio non scegliere il padrino e la madrina all’interno della famiglia. In effetti, essendo uno dei significati di questo compito quello di aprire alla comunità cristiana più ampia della famiglia, in questo caso verrebbe meno!
E' obbligatoria la preparazione dei genitori?

La parrocchia prevede una preparazione che si rivolge primariamente ai genitori, ma eventualmente anche ai padrini e alle madrine. E' un’occasione per tutti di riscoprire la fede cristiana e la vita della Chiesa.

Un bambino battezzato in un’altra confessione cristiana dovrà essere ribattezzato secondo il rito cattolico?

No, ma è necessario verificare che si sia trattato di un battesimo cristiano (cattolico, protestante, ortodosso) e non di un rito d’iniziazione praticato in una setta o in un’altra religione.
II battesimo si deve fare sempre nella parrocchia?

Normalmente il battesimo si svolge nella parrocchia dei genitori. Tuttavia per motivi validi (trasferimento momentaneo, partecipazione attiva in altra parrocchia...) può essere celebrato in un’altra chiesa parrocchiale.
In questo caso si deve chiedere il nulla osta al parroco di competenza?

II 47° Sinodo diocesano affida al parroco che ha ricevuto Ia richiesta dei genitori la possibilità di accogliere la domanda e di informarne il parroco di competenza.
La data del battesimo: chi la decide?

Di norma la celebrazione del battesimo avviene la seconda domenica del mese e avviene in forma comunitaria. E' importante che i genitori contattino il parroco alcuni mesi prima del periodo previsto.
Anche perché la celebrazione del battesimo deve essere in sintonia con i tempi della comunità cristiana, infatti ad esempio: le domeniche di quaresima, il giorno di Natale non sono tempi adatti alla celebrazione del
battesimo.
Perché bisogna firmare il registro dopo il battesimo?

Perché la Chiesa deve custodire la memoria di coloro ai quali ha donato il sacramento del battesimo.

Si può battezzare un bambino adottato?

Senza dubbio, perché l’importante è ciò che c’è oggi tra lui e i suoi genitori adottivi, tra lui e il suo nuovo luogo di vita. Il battesimo è un sacramento per l’oggi. Sarà importante essere attenti alla situazione culturale e religiosa precedenti del bambino.

Si può annullare il proprio battesimo?

No. Dio e fedele per sempre. Si impegna una volta per tutte: non si riprende mai il suo amore.
Quali compiti da adempiere per la domanda del battesimo?

Bisogna rivolgersi al parroco. II parroco e i laici responsabili della preparazione al battesimo potranno concordare con voi le modalità della preparazione, la data della celebrazione, generalmente comunitaria. La
Chiesa privilegia il battesimo di più bambini insieme.

Può un sacerdote amico di famiglia, o parente celebrare il battesimo?
Senza dubbio, sarà importante parlarne con il parroco: il sacerdote potrà partecipare con lui alla celebrazione comunitaria e amministrare lui stesso il battesimo al bambino interessato.